Posts written by Reiko_Artemis

view post Posted: 19/11/2007, 14:27 L'illusione di un sogno - Fc della capa (Hoshiko) <3
Povero Harry, certo che ne fa di sacrifici per Ron... sadica, non puoi finire così i capitoli, poi ci resto male ç_ç
view post Posted: 4/11/2007, 19:20 L'illusione di un sogno - Fc della capa (Hoshiko) <3
O___O
Malfoy *ççç*

Dimmi che Harry è attivo ç_ç ti prego ç_ç
view post Posted: 3/11/2007, 21:58 Il settimo fatidico anno - Fan fiction Harry/Draco

Capitolo 2

Dialoghi, silenzi e crêpes al cioccolato





Harry Potter, figlio del fu James Potter e suo legittimo erede, pari a lui in tutto e per tutto, si sedette sul divanetto ed accavallò le gambe.

In quel momento aveva deciso di seguire la tradizione di famiglia: sottomettere il proprio acerrimo nemico.

Draco Malfoy, figlio del vivente Lucius Malfoy e suo legittimo erede, forse non pari a lui in tutto e per tutto, osò alzare gli occhi dal libro furtivamente, tenendo il segno di dove era arrivato con l’unghia ben curata.

In quel momento aveva deciso che sarebbe stato alla larga dallo Sfregiato, in quanto più restio del suo precursore Severus Piton nel farsi sottomettere; almeno questo sarebbe stato il motivo, qualora gli fosse reso noto delle avventure di Severus e James. Il suo pensiero principale era che quel sorriso l’aveva visto un attimo prima che lui gli scagliasse contro un Levicorpus per sbeffeggiarlo, circa un anno prima.

Se avesse saputo cosa aveva in mente Potter, avrebbe mandato mentali maledizioni al professor Piton per non aver proliferato, colpevole di averlo trascinato come suo successore in questa funesta tradizione.



Potter allargò il suo ghigno, estremamente felice di aver trovato un passatempo, dato che le conquiste facili l’avevano annoiato già da tempo. Sedurre Malfoy, pensò, sedurre il mio rivale, costringerlo a fare quello che voglio io, cielo, che idea interessante!

- Cos’è quel sorrisino idiota, Sfregiato?- lo apostrofò la deliziosa persona che aveva davanti, avvicinando la mano alla bacchetta in caso di un improvviso incantesimo non verbale.

Potter portò un gomito sopra lo schienale della poltrona, con atteggiamento rilassato.

- Via la bacchetta, Malferret… non vorrai farti la bua?! Non si possono fare quattro chiacchiere?- sospirò pigramente.

- Le conosco, le tue “quattro chiacchiere”, spero che stavolta non c’entrino nulla con i miei pantaloni…- sbottò sulla difensiva il biondino.

Harry si tocco il labbro inferiore con la punta dell’indice, senza abbandonare il sorriso che si fece appagato, al ricordo di quando aveva voluto imitare i gesti del padre verso Mocciosus, che aveva visto nel Pensatoio nell’ufficio di quest’ultimo.



- Ma guarda chi c’è, Malferret…- mugugnò Weasley.

- Sta’ zitto, Lenticchia, torna sugli alberi.- ribatté.

- Mh, Malfoy, siamo di cattivo umore, oggi?- osservò pacatamente un Harry Potter di un anno più giovane.

- Oh, c’è San Potter, sei venuto a fare i miracoli?- domandò questi acidamente.

- Non miracoli, Malfoy, ma quasi… questa è solo magia. Ti va di parlarne?

*Levicorpus*

- Maledizione, Potter, che ti viene in mente, razza di stupido! Mettimi giù immediatamente!

Il moro ridacchiò, contento di aver trovato una cavia.

*Expelliarmus*

Draco gemette di frustrazione: da quando in qua era diventato così bravo negli incantesimi non verbali?

Prese a insultarlo pesantemente con tutti gli epiteti offensivi di cui era a conoscenza..

- Uh, Malferret, che mossa poco saggia… non sei nella posizione di parlare così, ti si sporcherà la bocca…

*Gratta e netta!*

La bocca gli si riempì di schiuma, prese a sputare e a tossire come un ossesso. Sentì Hermione protestare per il trattamento riservatogli. L’idea di essere compatito da una Mezzosangue lo ripugnava; non poteva parlare per via della schiuma, ma le occhiate che lanciava al suo indirizzo facevano intendere che avesse in mente, infatti la ragazza tornò sul suo libro chiudendo un occhio sulla condotta dell’amico, che si eccitò ancora di più quando vide nel suo atteggiamento Remus Lupin..

Un’orda di Grifondoro e qualcuno delle altre Case si riunì in cerchio ad assistere alla scena di Malfoy appeso per la caviglia, mentre quest’ultimo praticamente moriva d’imbarazzo, specie quando si sentì sfilare i pantaloni.

Certo, sarebbe stato peggio se avesse avuto delle ginocchia ossute, un didietro flaccido e cosce grigiastre, ma Draco non era nella mente di Harry, quindi fu umiliante lo stesso.

Da quel giorno, Malfoy non lo chiamò più “San Potter”. Non gli pareva il caso.

A volte si chiedeva perché mai non fosse un Serpeverde, senza sapere quanto c’era andato vicino.



Tuttavia gli dispiaceva di esser stato così crudele con lui.

Certo non poteva godere della sua fiducia, come dargli torto? Nemmeno in quel momento le sue intenzioni si potevano definire onorevoli.

- Ma no, certo che no, come potrei…?- iniziò l’ex San Potter.

- Come potresti? L’hai già fatto!

- Io non farei mai la stessa cosa due volte! Partirei da qualcosa di origina…- si morsicò la lingua: Draco adesso era proprio furibondo.

- Beh, grazie tante, almeno sono avvisato!- si lagnò, senza nemmeno pensare di provare a batterlo. Non ci sarebbe mai riuscito, lui era molto più veloce, senza contare che Tiger e Goyle erano stati espulsi l’anno precedente. Erano lontani i tempi in cui poteva insultarlo senza temere una rivalsa e dove lo batteva in astuzia.

Potter non era più Santo da almeno due anni, quando si era stancato di fare il bravo bambino e aveva frequentato ossessivamente il padrino, tanto da diventare tale quale a lui.

Harry stette un minuto in silenzio, cercando le parole.

- insomma, non sei stanco di prenderle tutte le volte?- chiese, tentando di sembrare ragionevole.

Malfoy non rispose, lievemente in imbarazzo.

- Sarebbe bello se smettessimo di litigare…- continuò il moro, esitante.

Draco alzò di scatto il viso dal libro.

- Mi stai proponendo una tregua, Potter? Non ti facevo così pappamolle, sei proprio un Grifondoro.

- Tu invece sembri un Tassorosso, perché credevo che i Serpeverde avessero in mente solo il salvarsi la pelle, tu invece mi stai spingendo a farti male… mi deludi.- commentò in risposta l’altro.

Malfoy la prese male.

Aveva perfettamente ragione, un detto che vigeva nella sua Casa era: se non puoi battere il nemico, unisciti a lui. Tuttavia come poteva non provare rancore dopo tutto quello che gli aveva fatto?

Stava contraddicendo la sua natura, se ne vergognava profondamente, ma non riusciva a vedersi amico di Potter, di Lenticchia e di Mezzosangue, gli si rivoltava lo stomaco.

- Non prendermi in giro, Sfregiato!- quasi urlò, alzandosi in piedi – ti credi tanto furbo? Credi davvero che potrei fare amicizia con quegli sfigati dei tuoi amici?

Il moro lo fissò stupito.

- E io?

Draco non capì a cosa si riferisse.

- Io non sono sfigato?

Il primo pensiero del biondino fu:

certo che non lo sei, Potter, ma ti sei visto?

Non proferì parola, ma gli puntò la bacchetta contro con astio, deciso a vendicarsi.

Non si accorse che l’altro era già più avanti di lui, aspettandosi quel gesto.

*Expelliarmus*

La bacchetta di Malfoy volò sopra la gabbia della civetta, fuori dalla sua portata.

Harry lo spinse contro il divanetto, immobilizzandolo parzialmente, solo per le gambe e le braccia.

*Petrificus Totalus*

Quindi gli portò le braccia, ora rigide, sopra la testa, prendendogli il mento con una mano e dirigendolo verso il suo viso.

- Chi semina vento raccoglie tempesta, Malferret.- sussurrò.

Questi stava per sputargli contro, cosa che lo avrebbe portato certo ad un incantesimo di pulizia, ma il moro lo liberò e si sedette precipitosamente, sentendo la porta aprirsi.



Non fu deluso: non aveva intenzione di rendere palesi i suoi veri obbiettivi, si sarebbe fermato lì comunque.

In quel momento entrò una ragazza che non aveva mai visto: era piuttosto alta, insomma, nella media.

I suoi capelli erano neri quanto i suoi occhi, la carnagione chiarissima.

Il volto era ovale, provvisto di naso lievemente all’insù e labbra rosse che risaltavano.

Facendo una breve classifica, Harry la giudicò più carina di Hermione, quasi bella quanto Ginny.

Camminò altera fino ai sedili, dove prese posto, stringendo il proprio gatto. Fece un breve sorriso di circostanza, salutandoli cortesemente.

- Perdonate l’intrusione, ma…

- … non c’erano altri posti liberi.- completò Malfoy, scocciato.

- Esatto. Voi siete del mio anno?

- Siamo del settimo.

- Bene, anche io. Piacere, il mio nome è Halley McRian. Mi sono appena trasferita qui dal Galles, dove studiavo da privata. Voi…?

- Harry Potter- si presentò il moro.

- Draco Malfoy- mormorò svogliato l’altro.

Halley non si preoccupò delle reazioni poco ospitali di Draco, anzi prese ad accarezzare il gatto con aria indifferente.

- Quali corsi hai scelto?- domandò Potter, incuriosito. Dopotutto, era un Grifondoro, perciò una persona socievole.

- Tutti quelli che richiedono una bacchetta e Pozioni. Andavo troppo male in tutte quelle materie dove non si usa la magia per studiare, come Aritmanzia, Antiche Rune, Storia della Magia. Il mio professore me le aveva sconsigliate, perciò gli ho dato retta!- fece allegra.

- Come mai arrivi solo ora?- chiese ancora.

- Beh, la mia famiglia si era trasferita ad hanno reputato stupido non farmi andare in una scuola di magia, ora che potevo.

Seguì un lungo silenzio, dove Draco seguitava a leggere guardando di nascosto Potter, dove Potter si divertiva a metterlo in imbarazzo facendogli notare che lo vedeva, dove Halley giocava con Cagliostro, con aria assente.

Passò il carrello con le vivande, da cui Harry prese dei dolcetti che offrì a Draco, il quale rifiutò sdegnosamente.

La ragazza, da parte sua, era contrariata dal fatto che mancassero le crêpes, perciò sventolò la bacchetta e le evocò dal nulla.

- Potete servirvi – informò ai due, afferrandone una al cioccolato.

I due ragazzi, dopo aver esitato, ne presero una.

Ormai il sole era tramontato, presto sarebbero arrivati ad Hogwarts; si misero i vestiti da mago, ognuno perso nei propri pensieri.

Ah! Non vedo l’ora di metterti nel sacco, Malfoy!

Ci saranno le crêpes domani a colazione ?

Salazar, abbi pietà di me, non lasciarmi alla mercè di Potter!





view post Posted: 10/8/2007, 20:29 Il settimo fatidico anno - Fan fiction Harry/Draco
Autore: Reiko_Artemis

Serie: Harry Potter

Genere: romantico, lievemente comico, avventura

Avvertenze: yaoi, shonen ai, nuovo personaggio.

Pairing: Harry/Draco

Rating: Rosso



Ebbene sì, la maniaca dello yaoi è approdata anche su queste fiorite sponde, partorendo dalla sua mente geniale e malata una storia con Harry seme e Draco uke, per dirla alla giapponese.

Non riesco a immaginarmi quel fragile angioletto (eh?, direte voi) fare la parte dominante con Potter, lui che è così risoluto e sicuro di se’.

Siccome non approvo le divisioni marcate che fa la Rowling (con tutto il rispetto) fra “buoni” e “cattivi”, ho deciso di mettere una spruzzatina leggera di OOC alla coppietta: un Draco più fragile che non ha nulla a che fare coi Mangiamorte e un Harry molto più simile al padre di quanto non si pensi.

Senza contare che, come dimostra il Professor Lumacorno, non tutti i Serpeverde vanno a seguire il Male. Per come li vedo io, sono solo particolarmente acidi, arroganti, pronti a tutto per raggiungere il proprio scopo e ambiziosi, nemmeno tutti fissati con la purezza del sangue.

Non me la sono sentita di definire questa storia una AU, anche se forse sarebbe il caso, data l’assenza del Signore Oscuro e il fatto che sia Sirius che Silente sono ancora in vita.

Uh, dimenticavo.

Il nuovo personaggio.

Caratteristica a dir poco odiata in una ff.

Chiedo perdono, ma un autore a volte sente il bisogno di creare una persona che faccia quello che farebbe egli stesso nella storia che scrive.

Essendo io di sesso femminile, sarà una ragazza.

Non andate subito a guardare il suo grado di Mary Sue, perché non è neppure la protagonista, ma una sorta di aiutante positivo. Tranquilli, non sconvolgerà l’opera originale, visto che ho in mente i miei pairing, sebbene solo accennati. Trovo bene le Ron/Hermione, Sirius/Remus e le Blaise/Luna.

Spero che le approviate, anche se non saranno tanto importanti nella vicenda.

Nota: Alcuni cambiamenti presso la scelta dei Capiscuola e altre sottigliezze.

Let’s read!



Capitolo 1

L’espresso, stranezze e nuovi obbiettivi



Un ragazzo di circa diciassette anni, dai capelli perennemente spettinati e occhi verdissimi spingeva un carrello contenente oggetti di oscura utilità, almeno secondo la gente comune.

Ma Harry Potter non era comune.

Era un mago, e come tale, il suo enorme e pesante baule e la sua gabbia con dentro la civetta delle nevi era quanto di più utile potesse portarsi dietro per tornare a scuola.

Fece finta di appoggiarsi ad un divisorio fra i binari nove e dieci di King’s Cross, noncurante e svanì, senza suscitare alcuno scalpore fra i frettolosi londinesi che erano troppo occupati a pensare a loro stessi piuttosto che guardare un trasandato adolescente, seppur d’aspetto gradevole e piuttosto atletico.

Aveva inconsapevolmente attirato un solo sguardo col suo comportamento.

Una ragazza osservò con attenzione i suoi gesti, poi prese in braccio il gatto e s’accinse anche lei a trapassare il muro, temendo di schiantarsi.

Per esorcizzare il timore vi si appoggiò di lato col carrello, senza nemmeno pensare che avrebbe potuto così cadere dall’altra parte.

Come invece, sfortunatamente, successe.

Cadde malamente sul marciapiede gremito di gente come lei, gente magica, lo si capiva dai bagagli in grosso modo non dissimili a quelli del tipo che seguiva.

Si alzò in ginocchio e guardò l’Espresso che l’avrebbe portata nella sua nuova “casa”, Hogwarts.

- Caduta, ragazzina?- si voltò a guardare da dove fosse venuta quella voce canzonante.

Un ragazzo dalla pelle olivastra e dagli occhi sottili ghignava nella sua direzione. Lo ignorò e riprese il gatto che stava già per lanciarglisi contro.

- Fermo, Cagliostro, non ne vale la pena…- ordinò allo slanciato felino color antracite ed occhi d’ambra.

- Faresti meglio a tenerla a bada, quella bestiaccia!- l’apostrofò lui, guardando lievemente allarmato gli artigli mostruosamente lunghi e dall’aria affilata che aveva tirato fuori.

Non vi fu risposta.



Harry Potter salutò i suoi amici e si cercò uno scompartimento nel treno. Trovatolo finalmente deserto, si accomodò con loro e presero a conversare amabilmente, visto che appena sarebbe partito Hermione e Ron sarebbero dovuti andare via con gli altri Capiscuola.

- Come va con Sirius?- domandò Ronald Weasley curioso.

Harry sospirò irritato.

- Insomma, tutto a posto più o meno. Però continua a lamentarsi della casa dei Black, dicendomi che appena riusciranno a raggranellare qualcosa lui e Remus di compreranno una bella casa al centro di Londra.

- Tu li seguirai?- chiese ancora il rosso.

- Ron!- lo rimproverò la ragazza dai crespi capelli castani – è chiaro che vorranno stare da soli, Harry ormai è grande, dovrà costruirsi una vita e una famiglia propria!

Potter asserì convinto.

- Infatti mi lascia la sua casa attuale, sai che allegria.

- Coraggio, amico mio, ti aiuteremo noi a metterla a nuovo, non la riconoscerai più! Intanto Hermione avrà inventato un incantesimo per staccare il quadro della madre e…

- Ma per chi mi hai preso?- commentò scandalizzata Granger.

- Tu sei un genio, ce la farai di sicuro!

La ragazza arrossì lievemente, sussurrando qualcosa che si avvicinava a “sciocchino” e guardandolo affettuosamente.



Il ragazzo dalla pelle olivastra che aveva preso in giro la nuova arrivata entrò nel suo abituale scompartimento, trovandoci già Draco Malfoy.

- Dov’è Pansy?- s’informò sorpreso dalla sua assenza.

Il biondino si strinse nelle spalle, indifferente.

- Questa estate le ho detto una volta per tutte che non mi interessa, perciò immagino che se non si è suicidata sarà con qualche sua stupidissima amichetta.

L’altro sorrise furbescamente e si sedette sul divanetto, dopo aver messo da parte i propri bagagli.

- Pansy non t’interessa, eh?

- No, non mi interessa… e allora?- domandò Malfoy, che non capiva dove volesse arrivare con quel tono.

- Eppure era l’unica ragazza a cui davi corda per farti bello, non ne hai altre…

- Esatto.

- Drakie, tesoro… sicuro che ti piacciano le femmine?

L’effetto fu istantaneo e sconvolgente.

Draco si alzò in piedi paonazzo e agitò le braccia strillando:

- Come ti possono venire in mente queste idee idiote, scemo che non sei altro! Io, Purosangue di nascita, formazione e libera scelta, non posso certo essere un dannato frocio che sculetta per i corridoi fra i dementi, in questa scuola di bastardi di cui Albus Silente ha impestato le strade invece di farsi i ca*** suoi!

Primamente ammutolito e boccheggiante, Blaise trovò le parole per rispondere:

- Smettila di agitare le braccia, sembri una gallina impazzita!

Fu il turno di Malfoy di ammutolire.

Il silenzio fu rotto dalle risate isteriche di Zabini, improvvisamente accortosi della sua uscita, che aveva fatto anche incurvare leggermente le labbra del suo amico.

- Però davvero, Draco, essere omosessuali non significa essere froci… guarda Potter.

- Cosa? Potter è gay?- chiese immensamente sorpreso il biondo.

- Al fin ti svegli, piccolo ingenuo…

- E mi vuoi dire che non è frocio?- volle sapere Malfoy, ghignando crudelmente.

- No, se lo guardassi bene non lo diresti frocio, per questo è gay – ammonì Zabini enigmatico.

- Che signific…?- le parole del biondo vennero interrotte dallo sferragliare dell’Espresso, che si stava finalmente muovendo e da Zabini che lo salutava recandosi nello scompartimento dei Capiscuola.



I ragazzi lo salutarono senza entusiasmo, andando insieme presso altre mete a lui precluse.

Harry si accomodò alla meglio, un pochino deluso, mentre si domandava con chi fare famiglia.

Era l’ultimo anno di scuola, in genere era quello il luogo dove s’intrecciavano i legami destinati a durare, come Molly ed Arthur Weasley, come Sirius e Remus, come Lily e James Potter.

Esatto, proprio come loro.

E in questa scelta lui era ancora in alto mare.

Non che non avesse avuto relazioni, anzi.

Aveva intrecciato avventure a volte penose come con Cho, felici con Ginny e molto, molto piccanti con alcuni ragazzi del suo anno o poco più giovani, dato che Harry stava su.

Era lui il dominante, sempre e comunque.

Persino chi ambiva alla sua carica, di fronte al suo corpo atletico abbassava sempre la testa accettando il suo comando.

Questo lo inorgogliva non poco, facendogli provare lo stesso trionfo che doveva aver provato James prima di lui, nelle sue piccole “fughe” dalla quotidianità in cui andava a dettar “sessual legge” a Severus Piton, come gli aveva raccontato un ubriaco Padfoot sotto lo sguardo sconvolto dell’ingenuo Moony.

In quel momento sopraggiunse Romilda Vane con Dean Thomas al seguito.

- Oh, ciao Harry!- ridacchiò lievemente irritante.

- Harry, non è che ci lasceresti libero il posto… sai…- chiese esitante il ragazzo, arrossendo e scatenando più acute risatine da parte di lei.

-… No, no, nessun problema.- rispose Potter, alzandosi dal suo posto e uscendo nel corridoio del treno.

Purtroppo tutti gli scompartimenti erano pieni, andò fino in fondo quando vide che uno conteneva un unico passeggero.



Draco Malfoy pensava e ripensava alle parole di Blaise.

“Come può trovare Harry un gay non frocio? Perché dovrei guardarlo bene per rendermene conto?”

Si ritrovò quasi a sperare di vederlo, per poter finalmente tirare le somme e sbugiardare il delirante miglior amico.

La sua speranza fu accolta, perché le porte si aprirono ed entrò Harry Potter in persona, che indugiò allo stipite sfidandolo silenziosamente a scacciarlo.

Automaticamente Draco reagì acido.

- Fuori dai piedi, Sfregiato- ordinò dimenticandosi di guardarlo come si era ripromesso. Se ne pentì.

Lui non si mosse, anzi entrò e sistemò dentro le sue cose.

- Mi ripugna la tua presenza, Malfoy, ma sarai costretto a subirla finché non saremo ad Hogwarts. Non ci sono altri posti disponibili, credo che sia per l’afflusso di nuovi arrivati.

Draco non lo ascoltava, lo stava ispezionando con lo sguardo. Harry si era voltato dandogli le spalle per mettere il baule dentro il portaoggetti, allungandosi per spingerlo indietro. Ciò gli permise di osservare la sua struttura corporea, il fondoschiena scultoreo fasciato fedelmente dai blue-jeans, la maglietta babbana si era lievemente alzata scoprendo i fianchi forti dagli allenamenti… di che tipo, si poteva solo immaginare.

Se era davvero omosessuale non lo sapeva, ma frocio non di certo, aveva ragione Blaise, come al solito.

Anzi, nel guardarlo sentiva uno strano brivido caldo…



Potter si voltò verso Malfoy e lo guardò con antipatia, sentendosi osservato. Si sedette bruscamente e finse di leggere il Cavillo, anche se lo guardava di sottecchi senza farsene accorgere.

Harry era cambiato molto negli ultimi tempi. Era a tutti gli effetti un uomo fatto, seppur giovane d’età. Il suo viso si era affinato, gli zigomi alzati, i capelli più lunghi gli cadevano a volte sugli occhi privi di occhiali (un Guaritore glieli aveva curati inavvertitamente mentre gli guariva un trauma cranico dopo una caduta a quidditch).

Draco invece, seppur cresciuto, sembrava meno adulto. Era più basso di lui, una corporatura mingherlina e lievemente femminea, a giudicare dalle mani affusolate che sfogliavano con delicatezza le pagine di un antico testo magico. Il viso, sempre affilato, pareva sensibile nella sua pelle diafana, il cui aristocratico pallore che lo rendeva ancora più desiderabile da quelli come Harry. Le labbra erano rosate, spiccanti nel bianco, i capelli biondi tenuti non troppo corti ma nemmeno lunghi, di cui i ciuffi venivano spesso ritirati con sbuffi infastiditi.

Pareva così fragile e delicato che Harry sentì l’improvviso bisogno di… aggiungere anche lui alla sua “collezione”. L’impulso di dominarlo era così forte che si sarebbe subito messo a corteggiarlo poco esplicitamente. E così fece, ben determinato a far cadere Draco Lucius Malfoy nel suo letto.



view post Posted: 10/8/2007, 15:15 commenti della scrittrice - Draco
SPOILER (click to view)
Okay. Adesso Ron è il mio nemico numero uno. ecco come sarebbe andata:
Draco- oh Potter *_*
Harry- Malfoy *_*
Draco- Sfregiato *_*
Harry- Furetto *_*
Draco- San Potter *_*
Harry- Malferret *_*
Voldemort- image
Harry- andiamo in camera *_*
Voldy a Lucius image HAI CRESCIUTO UN GAY!
view post Posted: 10/8/2007, 14:55 commenti della scrittrice - Draco
è uno spoiler che fa la mia felicità... me ti lovva perchè me l'hai rivelato... ç_ç OH ASTRIIIIIIIID!! ç____ç
*scusa, la frase
SPOILER (click to view)
Così forte che quasi faceva male
mi ha quasi fatto svenire ^_^*
view post Posted: 10/8/2007, 12:41 Draco... seme o uke? - Sondaggi
Per chi non lo sapesse (tanto perr sicurezza):
Seme, in un rapporto sessuale, è il dominante.
L'Uke è colui che "riceve".
Secondo me è Uke!
view post Posted: 10/8/2007, 12:30 commenti della scrittrice - Draco
A mio parere non bisogna confondere il carattere di Draco coi suoi comportamenti, perchè il carattere, sebbene influnzabile dalla famiglia, è spesso innato, mentre i comportamenti sono frutto dell'educazione ricevuta.
Draco nasconde bene i propri sentimenti, ciò significa che non si sa se sia felice oppure no della propria vita, specie prima di diventare mangiamorte.
Può essere un ragazzo cocciuto, fastidioso e petulante, ma non cattivo.
I comportamenti crudeli sono dati dall'esempio dei genitori.
Se fin da bambino ti portano a odiare i Babbani e i Mezzosangue, disprezzare i loro sostenitori e idolatrare il Sangue Puro, è poi normale che una volta adulto questi pregiudizi siano duri a morire.
Se fosse stato davvero un cattivo ragazzo, avrebbe ucciso Silente.
Ma non l'ha fatto, perchè sotto sotto è come Harry, un arrogante, viziato, prepotente Harry, più simile a James Potter del suo stesso nemico, che ne è figlio.
Sedotto dalle Arti Oscure per le genitoriali pratiche, razzista per il familiare esempio, mangiamorte per costrizione, dichiaro Draco Malfoy non colpevole.
view post Posted: 10/8/2007, 12:16 Reiko_Artemis!! - Bella gente
nemmeno io lo conosco quel manga, ma so che è molto in voga. Piacere di conoscervi tutte!
view post Posted: 9/8/2007, 20:15 che amori! - Fan Art e Fotomantaggi
image oddio la prima... *_* non ci pensavo... m-ma... *si nasconde per coprire il sangue dal naso*
view post Posted: 9/8/2007, 20:03 Reiko_Artemis!! - Bella gente
è il terzo forum a cui mi presento oggi, vi giuro che non è per fare un record ma sincero interessamento!
Nome: Reiko Artemis
Residenza: Sardegna
Data di nascita: 25-05-1200 a.C. (al tempo in Grecia°°)
Odi et amo: detesto i pregiudizi, la moda fine a se' stessa e altre cose poco gradevoli, mentre invece amo le crepes (lo so che non si scrive con quella "e"), lo yaoi, i manga (Naruto, HxH, Princess Princess, Nana ecc), Harry/Draco, Draco uke e Harry come il padre *_* Ma chiedo troppo!
Per adesso basta.
Mi limiterò a visitare tranquillina il forum, partecipando magari a qualche discussione se ne avrò motivo.
Ciao a tutti!

P.S. credo che chiederò accesso alle sezioni protette, devo mandare un mp! C'è qualche restrizione del tipo "aver frequentato il forum per un tot di tempo"?

13 replies since 13/5/2007